Storie di loghi
Il logo è la tua identità
Quanto mi è sempre piaciuto osservare i loghi e carpirne la loro essenza, il progetto che c’era dietro e il messaggio che voleva dare al suo pubblico…
Forse non tutti immaginano o possono sapere quanto sia complesso il processo di elaborazione di un logo. Un risultato all’apparenza così semplice porta dietro uno studio sempre ben articolato e ricco di evoluzioni ed affinamenti.
A volte vengono alla luce per l’esigenza di dare un volto alla propria attività nascente, a volte invece per rinnovarlacompletamente e per tracciare le linee guida di un profondo cambiamento che tocca tutti gli aspetti dell’attività stessa, da un riposizionamento sul mercato o come un passaggio di consegne.
Il logo può essere tipografico, figurativo, astratto oppure una combinazione tra questi elementi.
Sono in genere i loghi più semplici ,tra l’altro,quelli che risultano più d’effetto e che vengono impressi maggiormente nella mente ( vedi per es: Nike, Coca-Cola, Apple, … per citarne solo alcuni).
Un esempio curioso è quello del logo II love New York, uno dei più coinvolgenti di tutti i tempi, introdotto dal New York State Department of Economic Development – nel 1977 – in occasione di un concorso pubblicitario bandito per lo sviluppo e il rilancio turistico dello stato di New York . Esposto al MoMA, uno dei più importanti musei di arte moderna al mondo, fu inventato su un taxi nel 1977 da Milton Glaser, uno dei grafici più famosi di sempre. Un giorno, mentre stava andando in taxi al suo studio fece uno schizzò con un pennarello rosso, riducendo il logo a soli quattro caratteri. “I” è una parola. “♥” è il simbolo di un’emozione. “NY” sono le iniziali di un posto. Quindi ci sono tre trasformazioni che il cervello deve fare per leggerlo.
Dopo gli attacchi alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, Glaser ridisegnò il logo, aggiungendo una bruciatura al cuore e le parole “More Than Ever” (più che mai) dopo NY.
Qual è quindi il ruolo del graphic designer in questo processo?
- Innanzitutto capire la cultura del cliente o della società che si ha di fronte e analizzare quindi la direzione e i valori che l’attività vuole trasmettere.
- Effetture ricerche di mercato per capire come si posizionano i concorrenti;
- Definire le basi su cui lavorare;
- Sviluppare l’idea;
- Definire tutta la brand identity che accompagna l’applicazione del logo nelle sue varie espressioni all’interno della comunicazione aziendale.
Segnalodue link interessanti:
- Un sito con la storia di come sono nati ed evoluti molti dei nostri loghi italiani più celebri:
http://www.museodelmarchioitaliano.it/marchi.php - Una classifica dettagliata tratta da Interbrand e la storia di alcuni brand, tra i più gettonati
https://www.andrearinaldi82.it/storia-dei-brand-ed-i-100-piu-famosi-al-mondo